lunedì 27 settembre 2010

l'arte di governare ovvero la politica

Fini deve avere un'idea alquanto bislacca dell'etica; l'abbiamo ascoltato a Mirabello dove chiamava con vari epiteti coloro che l'avevano perseguitato sui giornali, difendendo la propria famiglia: un mese dopo, non un anno, si rimangia tutto facendo la figura dell'imbranato e del fessacchiotto in balia di un cognatino truffaldino che ha fatto man bassa di quanto poteva senza che un volpone vecchio come Gianfri se ne accorgesse ed insieme a lui tuttti quei "galantuomini" come li chiama il Presidente...ma abbiamo l'anello al naso? Bene hanno fatto i giornali di Berlusconi a ricordargli come è difficile camminare rettamente e come è facile vedere lo stuzzicadenti nell'occhio degli altri e non vedere la trave nel proprio; ci ha ricordato da you tube che non ha mai avuto avvisi di garanzia, come se fosse un punto d'orgoglio essere onesti e non una normalità: credo che già l'asserzione lo condanni. Ma già, pensa che il mondo sia quello che immagina lui, anche se parla di bisogni e povertà in verità non ne sa molto come, daltronde, tutti i ricchi ed i potenti che si credono come i farisei di 2000 anni fa, segnalati da Dio.
L'arte di governare l'hanno confusa con quella di menare per il naso e noi soffriamo.

Ma iativenne.

Roy

sabato 25 settembre 2010

italiani svegliatevi

Non credo che tutti gli italiani siano talmente rincitrulliti da farsi ancora fare fessi dalla politica: badate bene, ugualmente a destra e sinistra. Pensiamo un attimo alla FIOM CGIL che pur di portare avanti i propri assunti, costringe i lavoratori a non lavorare, a patire la fame con le proprie famiglie: chiunque capisce che Marchionne ha fatto la parte del leone, ma anche il vangelo raccomanda di accordarsi con il nemico pur di evitare la prigione; la FIOM evidentemente non pratica, e quindi continua e persevera, come persevera Veltroni che da desaparecito africano è tornato alla ribalta più in forma che mai e, è inutile che lo rammenti, pericolosissimo per il PD che pure non trova il bandolo della matassa con il buon Bersani che prende schiaffi dovunque senza avere la lucidità di approfittare del momento no del PDL. Questo partito aziendale, personalistico, fondato per esaltare il piccolo duce, è arrivato al capolinea: è esploso per i propri limiti che se avrebbero dovuto renderlo inattaccabile in tempi di vacche grasse, quando tutti mietevano, si è rivelato un gigante dai piedi d'argilla, debole per le proprie sofferenze determinate dal diffuso costume immorale. E di moralità nessuno può parlarne, da Fini ed i suoi acooliti ad i fuoriusciti o cacciati ante litteram da AN, da Cicchitto al buon Silvio che scatena i suoi cani contro il Presidente della Camera richiamando nel contempo al buon senso ed alla misura...? Mi arriva sulla mail la notizia di "forza silvio" che gli affezzionati si ritrovano per leccare: ma a che serve questo partito che partito non è, a che serve pascolare tutti insieme aspettando ordini ed indicazioni alle quali non si controbbatte, ma veramente esiste così tanta gente che senza spina dorsale pur di ottenere qualche prebenda, si assoggetta vendendo la propria anima? Se è così io non voglio essere chiamato italiano, anzi come disse Totò al barese: villico ricordati che sei un ospite in Italia.

Stateve buoni.

Roy

sabato 18 settembre 2010

la politica del " non fare "

Dopo un'estate di pettegolezzi e ritorsioni, dopo le palle della casa di Fini e della sua cucina, cerchiamo di fare il punto della situazione: ma può mai essere che il Giornale e Libero si siano tanto intestarditi su una faccenda così marginale? Credo di no, anzi ritengo che il disegno sia quello di spostare l'interesse su cose ininfluenti per nascondere le schifezze di Verdini, Carboni, Lombardi e compagni: pare che ci siano riusciti, nessuno si interessa a questi signori e la croce se la porta quell'altro bell'uomo di Fini.
Berlusconi intanto, dopo il discorso offensivo del Presidente della Camera, ha tentato di aggirare l'ostacolo da par suo, comprandosi parlamentari qua e là. Purtroppo la sorte in questo periodo pare non sia dalla sua perchè inopinatamente si è sfaldata la maggioranza acquisita con i trenta denari: anche Miccichè, sottosegretario di questo insulso Governo, minaccia di realizzare un partito (ancora..) siciliano e via così.
Il PD mai smentendosi per un attimo cerca in tutti i modi di dare una mano alla destra, Veltroni straparlaù da una parte, D'Alema lo fa dall'altra e Bersani, che non è da meno, ci assicura, se ce ne fosse ancora bisogno, dell'inesistenza assoluta di coesione interna.
Enzo Ferrari diceva che i piloti li voleva bravi e fortunati: il nostro bravo non lo è specialmente in etica ma che culo ragazzi.

Stateve buoni.

Roy

domenica 12 settembre 2010

domenica 12 settembre: bentrovati

Dopo qualche mese di assenza per motivi di salute, eccomi, e constato che non è possibile sperare in una miglioria del sistema politico italiano che, contrariamente alle attese resta irrimediabilmente ridicolo o, se vogliamo, pericoloso.
Il PD non è capace di arginare nulla, se non se stesso; il Governo si sgretola sotto la spinta di dissidenti finiani che pur di trovare uno spazio perso nell'incuria del tempo, cercano una tutela ideologica fresca di formazione che nulla ha a che vedere con quanto realizzato fin qui con "Cesare" e cesarino: tale Umberto da Padania, occupatore della RAI, degli Enti e delle banche italiane.
Oggi Fini e compagni si accorgono che Bossi governa, Berlusconi si adegua, e loro stanno a guardare: solo piccoli incarichi, solo qualche contratto RAI o per organizzazioni logistiche di eventi...!
E se restano ancora per un pò al loro posto, questi ex AN si troveranno con un pugno di mosche, Berlusconi non li invita ai pranzi o cene di Arcore e loro si sentono estromessi.
Il Primo Ministro, intanto, con la grazia che lo contraddistingue, attacca dall'estero le Istituzioni italiane, parla di Fini come di un piccolo manovale della politica che cerca spazio per la propria aziendina della res publica e dei Magistrati, senza stabilire quali: quelli suoi, comprati a suon di euro, quelli che fanno il tifo per il PD, o quelli che, seriamente, umanamente, pericolosamente, con abnegazione ed in silenzio, svolgono il proprio lavoro ogni giorno?
Allora questo signore spettacolare, dice e disdice, vedi quante volte ha dichiarato la nomina del nuovo Ministro in sostituzione del buon Scajola, parla e straparla, Bossi gli fa da contraltare con puttanate sulle elezioni che si faranno o no, e Bersani si preoccupa di rinbeccare tralasciando i suoi problemi: noi inebetiti subiamo.
Ma quando scenderemo in piazza per buttare questa gente in un grande bidone di spazzatura? Ma ancora dobbiamo sopportarli? Noi, disoccupati o con stipendi da fame; noi invalidi o allettati; noi disperati e malati; noi che non ci aspettiamo nulla dalla vita e che soffriamo il disagio altrui; noi che subiamo angherie e prevaricazioni.
Prego per me e per Voi.

Stateve buoni.

Roy